C’è una ragazza che abita al Civico81, presso la nostra Foresteria. Si chiama Pepa, ha 24 anni ed è spagnola. È di Valencia, ma vive a Madrid. Ha studiato Filosofia all’università e poi ha fatto un master in relazioni internazionali con un focus sugli studi africani. È arrivata a Cremona ad ottobre 2020 attraverso il Programma Corpo Europeo di Solidarietà, progetto europeo di mobilità giovanile che ha come obiettivo quello di contribuire ad accrescere la coesione e la democrazia in Europa, con un particolare impegno a favore della promozione dell’inclusione sociale.
“Avevo voglia di uscire dalle comodità – racconta Pepa in un ottimo italiano –, di vedere realtà in altri paesi. Sono sempre stata interessata alle problematiche sociali e all’Africa, dove da tre anni, in estate, con una associazione vado a fare volontariato. Così ho pensato di aderire a questa iniziativa e di candidarmi al progetto “STARS – Solidarity Tools Activate Refugees Skills“. Perché l’Italia? Perché mi piace: è un paese simile alla Spagna con situazioni politiche e sociali analoghe, un posto dove fare questa esperienza di crescita”.
Il progetto di Pepa dura fino ad ottobre 2021 e consiste nel supportare gli operatori della Cooperativa Nazareth presso il Centro Diurno Giona e presso l’Azienda di agricoltura sociale Rigenera. Stante la situazione epidemiologica, Pepa partecipa anche alle attività del laboratorio di Falegnameria Sharewood. “L’attività alla falegnameria è quella che mi piace di più – continua Pepa – perché unisce creatività, responsabilità e crescita. Si tratta di un metodo originale di insegnamento ed integrazione. Poi, mi piace molto fare lezione di italiano con i ragazzi: è uno momento in cui, oltre ad imparare la lingua, è possibile entrare più in relazione”. E a proposito di minori stranieri, “in Spagna – racconta Pepa – è molto diverso. Spesso i minori stranieri sono in centri chiusi e sono privi di possibilità. Qui c’è una organizzazione maggiore e ci sono occasioni di crescita importanti”.
Alla Foresteria, Pepa ha la sua stanza singola con bagno. “Mi trovo bene qua – dice – Ho anche personalizzato lo spazio appendendo dei disegni, così mi sento più a casa. Con la pandemia, la solitudine si fa sicuramente sentire di più perché non si può fare una vita ‘normale’, non si possono conoscere tante persone, non si possono visitare i musei, non si può partecipare alle attività della città. Tutto è fermo. Ma si tratta di una situazione di emergenza, da cui comunque posso imparare qualcosa”.
Tra le persone conosciute a Cremona, ci sono altri tre ragazzi che come Pepa stanno partecipando al Programma Corpo Europeo di Solidarietà. Una ragazza spagnola che fa la volontaria all’Anffas, un ragazzo spagnolo al Centro Fumetto del Comune di Cremona e una ragazza francese al Conservatorio C. Monteverdi. “Ci sentiamo tutti i giorni – continua – Anche loro si trovano bene. Ognuno fa la sua attività, ma stiamo anche pensando a delle proposte che uniscano le realtà che ci stanno ospitando, favorendo la creatività e la rete”.
Ora Pepa sta studiando. Parteciperà ad un esame dell’Unione europea per lavorare nell’ambito della cooperazione internazionale, in particolare con l’Africa. “Bruxelles è l’obiettivo – conclude – Se non dovesse andare bene, mi piacerebbe comunque continuare la mia esperienza fuori dalla Spagna, magari trovando un lavoro qui in Italia. Perché stare fuori apre gli occhi e la mente“.
Cos’è il Programma Europeo di Solidarietà?
Il Programma Corpo Europeo di Solidarietà, rafforza la partecipazione dei giovani e delle organizzazioni ad attività di solidarietà, al fine di contribuire ad accrescere la coesione e la democrazia in Europa, con un particolare impegno a favore della promozione dell’inclusione sociale. I giovani tra i 17 e i 30 anni possono fare un’esperienza in uno dei paesi europei e non per un periodo che può variare dai 2 ai 12 mesi.
A Cremona ci sono 6 organizzazioni che sono accreditate presso l’Agenzia Nazionale per i Giovani: Liceo Manin, Anffas, CSV Lombardia Sud, ISSM Monteverdi, Coop Nazareth/Giona e Comune di Cremona che accolgono volontari da più di 10 anni. Il Comune di Cremona, che svolge anche funzione di invio, cioè realizza progetti per inviare giovani cremonesi in Europa, si occupa inoltre di coordinare progetti per alcune delle altre organizzazioni cittadine.
I progetti di mobilità giovanile internazionale non hanno, per chi intende parteciparvi, alcun costo, sono garantiti viaggio, vitto alloggio, assicurazione, corso di lingua on line, preparazione pre-partenza, formazione e assistenza durante tutta la durata del progetto e supporto al reinserimento al rientro. Non ci sono prerequisiti particolari se non una forte e reale motivazione a prestare il proprio servizio volontario in paese europeo e non è gradita una conoscenza di base della lingua inglese.
Il Comune di Cremona – Servizio Progetti e Risorse, ha realizzato negli ultimi 7 anni del Programma 27 progetti che hanno coinvolto 36 volontari provenienti o inviati da o in 10 paesi europei e non europei (Armenia, Bielorussia, Bulgaria, Egitto, Lettonia, Lituania, Francia, Polonia, Spagna, Ungheria).
Per giugno 2021 è previsto un progetto in invio della durata di 10 mesi presso il Comune della città Spagnola, gemellata con Cremona, di Alaquas. Le attività riguardano il centro di aggregazione giovanile, l’ufficio di progettazione europea e il punto di informazione per le opportunità europee per i giovani Eurodesk. Le candidature sono aperte.
Per conoscere i progetti, avere maggiori informazioni, conoscere le modalità di accesso e fare un colloquio di orientamento è possibile contattare il Servizio Progetti e Risorse del Comune di Cremona, scrivendo una mail evs@comune.cremona.it o chiamando i numeri 0372407781 / 3341043531.