Ore 10, nello studio dei medici. La dottoressa Montani: “Qui un team e dei legami che aiutano a crescere”

 

Alle ore 10 è nel pieno della sua attività. Al portale 2 del nostro Civico, nello studio associato dei medici di medicina generale, esercita la dottoressa Ilenia Montani. Fa parte del team dei medici del Civico81 da circa un anno e mezzo, da quando è andato in pensione il dottor Emiliani. Dopo la Laurea in Medicina a Pavia e anni in cui ha svolto la professione di medico di medicina generale nei paesi del territorio, è approdata a Cremona, al nostro Civico, e ha intenzione di rimanerci. “In città – esordisce – il rapporto con i pazienti è più semplice e qui nello studio del Civico81 mi trovo benissimo”.

 

La dottoressa Montani lavora tutti i giorni della settimana: lunedì, martedì e giovedì dalle 8 alle 12, mercoledì dalle 17.30 alle 19 e venerdì dalle 14 alle 15.30. Attualmente sta frequentando il corso di Medicina generale e ha circa 1000 pazienti dai 12 anni in su (una volta terminato il corso, potrà estendere il suo bacino fino a 1.500 pazienti). L’utenza è variegata come età, sesso e patologie. “Dopo il covid – dice – i pazienti ho notato che sono più spaventati. Chiamano il medico anche con il raffreddore o il mal di gola. Da una parte è una cosa bella perché si instaura un rapporto con il medico di famiglia che non c’è con nessun altro medico, dall’altra rischia di intasare un po’ le disponibilità”.

 

“Compatibilmente con il corso che conto di terminare a luglio 2024 – prosegue – estenderò i miei orari perché c’è tanta richiesta. Uno dei vantaggi di lavorare in questo gruppo è comunque quella di poter visitare in momenti sfalsati della giornata e garantire quindi sempre ai pazienti una continuità del servizio”.
“L’altro vantaggio di esercitare qui – continua la dottoressa Montaniè quello che non sei da solo. Il confronto con i colleghi anche sui casi e sulle problematiche è costante e tutti così cresciamo”. Il Civico81 lo vede come un valore aggiunto alla sua professione. “La posizione in centro città è fondamentale – spiega – Con sette/otto medici titolari nello studio copriamo un bacino di circa 10.000/12.000 persone. Poi c’è la relazione con questo posto e con le realtà e le persone che qui abitano e lavorano, da sfruttare anche di più perchè più ci si lega meglio è per tutti”.

 

Prospettive per il futuro? “Ho già un master in ozonoterapia – racconta – Mi piacerebbe farne un altro in agopuntura per poter rendere la mia pratica ancora più completa”. E sulla figura del medico di medicina generale, conclude: “Facciamo più i burocrati che i dottori purtroppo. Occorrerebbe alleggerirci dalla burocrazia: andrebbe a beneficio dei pazienti e dei medici che tornerebbero a fare ciò per cui hanno tanto studiato”.

 

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