“Il Servizio Civile Digitale a Mestieri lo consiglieremmo. È molto stimolante e spinge a mettersi in gioco”.
Giuseppe e Andreea sono due ragazzi di 23 anni di Cremona che si trovano al nostro Civico dallo scorso dicembre per il Servizio Civile Digitale di Mestieri Lombardia. Giuseppe, di origini napoletane, è diplomato in informatica e, dopo un anno di lavoro nell’ambito, sta frequentando il Corso di Laurea in Comunicazione. Andreea, invece, di origini rumene, dopo il Liceo Artistico, ha conseguito la Laurea Triennale in Sociologia, ha scoperto la passione per le Risorse Umane e ora sta frequentando il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche. Entrambi interessati al Servizio Civile, hanno scoperto tramite le piattaforme di ricerca di lavoro il servizio nell’Agenzia di Cremona di Mestieri Lombardia, con sede in via Bonomelli.
“Seguo sia i progetti di Mestieri, come l’inserimento dei profili e delle offerte di lavoro nei portali e sui social e la ricezione delle chiamate, sia la parte di Solco Formazione, quindi, iscrizione degli utenti ai corsi, l’accoglienza, il foglio firme. Mi piace perché è più umano rispetto al ruolo che avevo nelle mie esperienze lavorative precedenti”, dice Giuseppe. “Io sono a supporto dei colloqui e mi occupo della parte grafica degli annunci e delle comunicazioni. Mi è capitato anche di seguire il progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione), in particolare, i ragazzi dei corsi sulla sicurezza”, aggiunge Andreea. “Ciò che mi piace del lavoro – continua Andreea – è la dinamicità e la varietà delle mansioni. Non ci si annoia mai. Ciò che mi ha affascinata di più in questi mesi è sicuramente la parte dei colloqui. Ho anche provato a farne due, sempre accompagnata dalla recruiter di Mestieri!”.
Cosa colpisce maggiormente lavorando in un contesto come Mestieri e il Civico81? “Lavorare qui è sicuramente stimolante. Si ha la possibilità di conoscere diverse realtà concentrate in un unico luogo. Gli utenti che incontriamo o sentiamo telefonicamente trovano in noi delle persone con cui confidarsi e sfogarsi, perciò entriamo in contatto con tante storie difficili. Molte di queste, provengono dall’ufficio SAI. Qui, infatti, abbiamo scoperto la difficoltà di trovare lavoro in Italia se vieni dall’estero pur avendo un titolo equivalente a quello italiano”, concludono.