“Non ci sono piramidi a Roma, sono troppo grandi da trasportare”. Sono le parole dei minori egiziani del Centro Giona durante la lezione di italiano delle ore 15 con Fabio, educatore della Coop. Nazareth e Linda, insegnante di italiano con Laurea in Psicologia e certificazione per l’insegnamento. “Stavamo parlando di Roma e della sua storia con la visione di un video. Ho spiegato che gli obelischi nelle piazze sono spesso di origine egizia. Dai ragazzi di origine egiziana si è quindi sollevata una semi-protesta, tra risate e commenti più seri”, spiega l’educatore.
Al Centro Giona della Cooperativa Nazareth, ci sono diverse ore dedicate all’alfabetizzazione. I minori stranieri non accompagnati svolgono lezioni di italiano da lunedì a venerdì divisi in tre gruppi in base al loro livello linguistico (A0, A1, A2). Linda e Fabio, oltre alla lezione frontale tradizionale con il manuale di italiano, utilizzano risorse digitali, giochi online, ma anche giochi di ruolo per rendere la didattica più interessante e dinamica. “Le difficoltà che incontriamo con i ragazzi riguardano soprattutto la demotivazione, a causa anche del contesto culturale da cui provengono e dall’età adolescenziale che stanno attraversando“, racconta Linda. “Per i ragazzi di lingua araba, la pima difficoltà è legata all’approcciarsi ad un nuovo alfabeto, quindi con Linda si lavora molto sul riconoscimento delle parole per facilitare la lettura e la scrittura”, aggiunge Fabio.
Attraversate le numerose difficoltà, l’obiettivo più grande per i ragazzi è imparare a comunicare in italiano. Un traguardo che dà soddisfazione anche agli operatori. “Poter dialogare con loro in italiano cambia la qualità dei rapporti interpersonali tra ragazzi ed educatori. Inoltre, superato l’ostacolo della lingua, un ragazzo può frequentare la scuola, anche se con le tempistiche di arrivo in Italia e l’età non è sempre un obiettivo possibile”, conclude Fabio.