Ore 12 al Centro Diurno Gamma: “Qui a pranzo impariamo autonomie e socialità”

 

Alle 12, il Gamma torna al Civico. Durante l’estate, i ragazzi del Centro Diurno rientrano dalle attività per l’ora di pranzo, momento di convivialità e di apprendimento delle autonomie di base. Parliamo del Centro diurno della coop. Gruppo Gamma dedicato alla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. I ragazzi sono suddivisi in due gruppi per livello di gravità del disturbo psichiatrico: il Gruppo A comprende ragazzi con un buon livello cognitivo, ma difficoltà di tipo sociale e relazionale, mentre il Gruppo B comprende bambini e ragazzi che hanno disturbi dello spettro autistico medio-grave, con difficoltà nelle autonomie di base.

 

Da quest’anno, i ragazzi del Gruppo A sperimentano anche attività di cucina. “Cerchiamo di organizzare sempre attività all’esterno del Civico81 in collaborazione con altre realtà del territorio. Quindi, per le 11.30 di solito ripartiamo con il pulmino per tornare qui al Civico a pranzo con entrambi i gruppi. Il giovedì, invece, mentre il Gruppo B è in Piscina al Centro Sportivo Stradivari e pranza al sacco, il Gruppo A si cimenta nella cucina in sede”, racconta Giorgia, educatrice della cooperativa. Un’esperienza che sta avendo molto successo. “Sta andando alla grande! All’inizio ero scettica, ma sta piacendo a tutti. Per ora, abbiamo provato due ricette: gnocchi alla sorrentina e cotolette con patate rustiche. A pranzo poi, mangiano i pasti che hanno preparato con le loro mani”, aggiunge.

 

A differenza di ciò che si possa pensare, il pranzo è tutt’altro che un momento tranquillo. “Il pasto è strutturato, come il resto della giornata. I ragazzi sanno che devono lavarsi le mani, preparare la postazione con tovagliette personalizzate con la propria faccia e le sagome delle stoviglie e prendere l’acqua dal distributore automatico. Ma si tratta comunque di un momento di convivialità, dove ci si scambia qualche battuta e si raccontano le prossime vacanze”, aggiunge Giorgia. L’argomento più gettonato del periodo, infatti, è il viaggio a Pietrasanta, meta estiva della cooperativa da diversi anni.

 

Qualche aneddoto del pranzo? “Ce ne sarebbero tanti, – conclude Giorgia – ma mi viene in mente quello di qualche giorno fa. Un mio collega stava raccontando una storia. Uno dei nostri ragazzi, che noi definiamo “spontaneamente teatrale”, stava bevendo, ma si è messo a ridere per la storia sputando tutta l’acqua e lavando l’educatore. Si sentiva molto in colpa e la scena ci ha fatti sorridere tutti”.

 

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